tramonto in bici sull'Etna Natura
Il Tramonto sull’Etna con E-Bike

Tutti i motivi per andare in bici in Natura

Ci si potrebbe chiedere quali siano tutti i motivi per andare in bici in Natura anziché utilizzare altri mezzi di trasporto meccanici, oppure muoversi a piedi.

In questo articolo vogliamo mostrarvi quali siano i motivi per cui fare questa scelta. Questi motivi sono utili e interessanti per il vostro spettacolare viaggio in Natura ma anche per il bene dell’ambiente che deciderete di esplorare e visitare.

Questi motivi per andare in bici in Natura sono inoltre tutti collegati tra di loro, e nel loro insieme vi permetteranno di realizzare un’esperienza di viaggio fantastica. Vogliamo infatti mostrarvi i benefici e il benessere che sono esclusivi di questo mezzo di trasporto e che sono possibili soltanto con utilizzo della bici per viaggiare. (Link articolo 2)

Il 1° motivo per andare in bici in Natura

Il 1° motivo per andare in bici in Natura è che si possono osservare da vicino i dettagli del paesaggio che si attraversa. Vi potrete soffermare facilmente ogni volta che incontrerete lungo il vostro percorso degli elementi ambientali che attirano la nostra attenzione. Inoltre avrete a disposizione una guida esperta che potrà saziare ogni vostra curiosità. Di tutti i motivi per andare in bici in Natura questo è quello che vi consentirà di avere una visione personale e unica dell’esperienza vissuta in bici.

Etna bici tour Natura
Foto di Ulla Lohmann

L’aspetto meraviglioso dell’andare in bici in Natura infatti è che ogni volta potrete scoprire elementi minerali, vegetali o animali diversi lungo il vostro percorso. Per cui il vostro viaggio in bici non potrà assolutamente risultare noioso.

Il 2° motivo per andare in bici in Natura

Il 2° motivo per andare in bici in Natura è che questo vi consentirà di percorrere dei tratti di strada anche piuttosto lunghi, in tempi abbastanza brevi e di poter quindi osservare nel loro insieme le differenze paesaggistiche e geologiche che caratterizzano ogni territorio.

paesaggio Etna Natura
Foto di Ulla Lohmann

La mutevolezza ambientale viene goduta come con una sorta di cambio di respiro o di atmosfera. il passaggio ad esempio da una zona boschiva ad una radura rocciosa rappresentano un’esperienza emotiva intensa, che può rendere il vostro viaggio in bici indimenticabile.

Noi di Into Etna abbiamo scelto di realizzare i nostri percorsi in bici proprio per consentire a ogni viaggiatore di vivere la sua personale esperienza indimenticabile. Di tutti i motivi per andare in bici in Natura, questo è quello che vi farà sentire parte integrante del luogo che visiterete.

Del resto la Sicilia è una terra caratterizzata dai vulcani, i quali hanno la peculiarità di modificarsi rapidamente e di modificare l’ambiente circostante. Questa mutevolezza è evidente sull’Etna, la quale cambia il proprio profilo, come se fosse un cambio d’abito. Se volete approfondire questo argomento visitate geopop.it.

Anche in percorso in trekking a piedi potrebbe davi emozioni uniche, ma è più lento. Perciò l’osservazione delle differenze paesaggistiche non è immediato e significativo come avviene con l’utilizzo della bici.

Il 3° motivo per andare in bici in Natura

Il 3° motivo per andare in bici in Natura è che, evitando l’utilizzo di mezzi meccanici, si può godere pienamente dei suoni della Natura.

Ogni singolo suono viene amplificato, insieme al respiro della pedalata, per consentirvi di vivere la vostra esperienza con tutti i cinque sensi. L’esperienza di viaggio in bici è intensa!

Con i mezzi meccanici infatti la fauna viene disturbata. Sarebbe difficile incontrare una volpe viaggiando in jeep ad esempio, mentre con I nostri percorsi in bici Into Etna accade spesso di imbattersi in questi curiosi canidi ed in altre specie animali. Nella zona viene praticato infatti spesso il birdwatching.

volpe bici Etna Natura
foto di Ulla Lohmann

Andando in bici evitiamo pertanto un inquinamento acustico e possiamo godere di molteplici momenti di silenzio assoluto, immersi nel verde della macchia mediterranea, e nel nero della roccia vulcanica.

Il 4° motivo per andare in bici in Natura

Il 4° motivo per andare in bici in Natura è che questo mezzo di trasporto vi consentirà di addentrarvi in sentieri stretti e sterrati, che non sarebbero percorribili con nessun altro mezzo di trasporto.

bici sull'Etna Natura
Foto di Ulla Lohmann

Nonostante alcuni sentieri possano sembrare difficoltosi da attraversare, per chi non abbia conoscenza dei luoghi, tramite la guida specializzata di Into Etna, avrete la possibilità di vivere un’avventura incredibile, di vero e immediato contatto con la Natura.

Il 5° motivo per andare in bici in Natura

Il 5° motivo per andare in bici in Natura è che si tratta di un’esperienza green di salvaguardia del territorio. Ogni luogo della Natura è bello perché coloro che lo hanno atraversato prima di noi, ne hanno avuto cura. Noi di Into Etna crediamo che sia importante non basti non inquinare l’ambiente che visiteremo insieme, ma che sia fondamentale non alterare l’equilibrio ambientale complessivo dei luoghi che attraverseremo insieme in bici.

pietra lavica tramonto Etna Natura
Foto di Ulla Lohmann

Noi di Into Etna infatti ci teniamo ad avere cura della nostra amata mamma Etna e di tutto il territorio che la circonda.

Per qualsiasi informazione sui nostri tour Into Etna potete contattarci sul seguente link dedicato.

Viaggiare in bike intoetna

L’idea di viaggiare in bike o di partecipare a percorsi turistici in bicicletta, è una alternativa di vacanza interessante non soltanto per coloro che amano andare in bici nella loro quotidianità ma anche per coloro che amano vivere le proprie vacanze in Natura, spostandosi con ritmi più lenti rispetto a quelli tipici dei mezzi meccanici e che vogliono assaporare ogni esperienza di viaggio in ogni singolo aspetto sensoriale.

La bike infatti può essere adatta all’utilizzo in qualsiasi territorio ma noi di intoetna crediamo che la bike nell’area mediterranea e della Sicilia, permetta un’esperienza particolarmente intensa e interessante, per il clima mite e per la varietà paesaggistica e ambientale.

Nebrodi. Tour in bike intoetna

Come approcciarsi a viaggiare in bike

Ovviamente viaggiare in bike, per chi non ha mai fatto questo tipo di esperienza, può sembrare complesso ma per cominciare basta sapere due cose: avere un piano di viaggio adeguato e avere la volontà di applicarlo.

Per avere un piano adeguato è opportuno rivolgersi a chi è esperto nell’utilizzo delle bike, soprattutto se sono previsti percorsi sterrati, e qualcuno che conosca bene il territorio e gli itinerari da seguire. In questo settore intoetna rappresenta un’eccellenza nell’area etnea.

La volontà dipende invece dalla personale propensione all’avventura e al contatto con la Natura.

Inoltre è bene sottolineare che, nonostante viaggiare in bike non sia un’attività estrema, può rivelarsi faticosa se il nostro corpo non è abituato allo stress della pedalata. Pertanto è opportuno prepararsi a viaggiare in bicicletta, svolgendo magari degli allenamenti durante il periodo precedente al viaggio (se possibile anche 3 o 4 mesi prima della partenza, per almeno 2 o 3 volte a settimana), per godere al meglio della propria vacanza.

Inoltre è sempre consigliabile rivolgersi a chi conosce il territorio, per avere la possibilità di scegliere l’opzione di tour in bike più adatta alle proprie esigenze. In questo intoetna ha pensato a percorsi con vari livelli di difficoltà per tutte le esigenze.

Per vedere i nostri percorsi clicca qui

Nebrodi. tour in bike intoetna

Viaggiare in bike sull’Etna

Ci si potrebbe chiedere perché si debba decidere di Viaggiare in bike sull’Etna.

La risposta è che la bike è quello strumento che, con un ritmo lento ma non troppo, è in grado di offrire a chi la usa una visione dettagliata degli splendidi luoghi e panorami che attraversa.

Infatti noi di intoetna crediamo che i paesaggi, i profumi e la cultura della Sicilia, si possano assaporare meglio se vengono vissuti attraverso i tempi ritmati di una pedalata. E vi proponiamo questi percorsi, con diversi livelli di difficoltà, tra cui potete scegliere al seguente link.

Etna e la bike

Il territorio della Sicilia si presta a molti affascinanti itinerari da percorrere in bike. Qui ve ne indichiamo quattro, che consentono di esplorare le varie zone della Sicilia, e sono quelli indicati anche nell’e-book “Sicilia in bicicletta. Arte e cultura” di BikeItalia.

Questi quattro itinerari vi potranno portare a est alla scoperta delle città del Barocco siciliano e ad ovest presso i resti delle civiltà della Magna Grecia se amate i percorsi culturali. Mentre per chi preferisce percorsi naturalistici presso il parco delle Madonie e sulla pista altomontana dell’Etna. Noi di intoetna vi proponiamo in particolare diversi percorsi sull’Etna che potete trovare al seguente link.

Attraverso il viaggio in bike avrete l’opportunità di scoprire l’Etna in modo unico e affascinante, al di fuori dei soliti stereotipi. Sfruttando tutte le potenzialità della bike, avrete l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile ed emozionante.

Non ci resta che augurarvi buon viaggio!

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci cliccando qui

Eruzione dell’Etna del 1669.

Intoetna escursioni guidate Etna – Etna trekking – Etna bike tour – Bici Etna

L’eruzione dell’Etna del 1669 è stata la più devastante di cui storicamente abbiamo documentazione e testimonianza.
Fu un evento talmente distruttivo che la popolazione etnea del periodo definì per questo il 1669 l’anno della grande ruina.

I luoghi dell’eruzione
Questa eruzione dell’Etna ebbe un impatto collettivo così forte perché coinvolse molti Comuni etnei e provocò danni sia alle aree coltivate che al tessuto urbano del territorio. Anche se non ci furono morti, la grande colata lavica devastò strade e abitazioni.
La lava giunse a seppellire il comune di Malpasso (l’odierna Belpasso) e l’antica Misterbianco, di cui rimase visibile solo il campanile della chiesa. Una colata sommerse senza danneggiarlo il santuario di Mompilieri (vedi approfondimento su il vulcanico). Inoltre raggiunse la città di Catania e sfociò sul mare.
Ancora oggi è possibile visitare ed ammirare i luoghi che caratterizzarono quel disastro ambientale, con escursioni a piedi a partire dai Montirossi in risalita verso i crateri, o con percorsi dedicati in bike intoetna .

Figura1 – La colata lavica del 1669 illustrata nel dipinto del pittore Giacinto Platania, testimone oculare dell’evento.

È stato riscontrato che la storica eruzione dell’Etna del 1669 fu così intensa da condizionare lo sviluppo dei centri abitati nei secoli successivi, influendo anche sulla successiva evoluzione e dislocazione delle attività produttive ed economiche, che furono deviate in zone che si potevano ritenere più sicure.

Le fasi dell’eruzione

Come spesso accade, l’attività eruttiva del vulcano Etna fu anticipata da alcune violente scosse di terremoto che, a partire dal 25 febbraio 1669, danneggiarono i Comuni del circondario. Le testimonianze riportano il crollo dei tetti di numerose case nei paesi di Nicolosi, Pedara, Trecastagni e Viagrande.
Questi terremoti culminarono nell’apertura di una serie di fenditure sui fianchi del vulcano da cui cominciò a fuoriuscire il magma incandescente. Le numerose colate laviche partirono infatti da ben sette bocche ed furono intervallate da una prolungata attività di espulsione di gas, di ceneri e lapilli. Le violente emissioni di magma frammentato (cenere, bombe e lapilli) furono in alcuni casi particolarmente pericolose per la loro imprevedibilità. Mentre l’evoluzione rapida delle colate laviche rappresentò per i testimoni oculari uno spettacolo straordinario e al contempo angosciante.
L’eruzione dell’Etna proseguì per 122 giorni, fino al luglio 1669 e si concluse con il raffreddamento dei fronti lavici e la degassazione finale del vulcano.

Modifiche del territorio in seguito all’eruzione

È affascinante osservare come dal punto di vista naturalistico questa eruzione modificò l’ambiente circostante, su tutto il versante sud dell’Etna e persino sulla linea di costa a sud della città di Catania.
La colata lavica colmò alcuni dislivelli tra le colline del versante sud, formando vere e proprie “pianure laviche”, come l’odierna Piano Tavola. Inoltre scomparve lo storico lago di Nicito che si era formato in epoca Romana e per un lungo periodo non fu più visibile neppure il fiume Amenano che bagnava il perimetro di Catania. 
Le tracce di quell’antico e affascinante percorso lavico sono ripercorribili in bike e in trekking intoetna a partire dai Montirossi risalendo verso i crateri – vedi le nostre proposte di escursione

Figura 2 – Disegno anonimo dell’eruzione dell’Etna del 1669 conservato presso la Bibliothèque Nationale de France (da Abate & Branca 2016), Evoluzione della colata verso la fine del mese di marzo.

Il fascino dell’Etna

L’eruzione dell’Etna del 1669 è stato un evento che ancora oggi ricorda alla popolazione locale la potenza con cui si può manifestare la forza del vulcano, la sua immensa capacità di interagire con la condizione umana e di influenzarne l’attività collettiva e individuale.

La presenza dell’Etna non è infatti soltanto un elemento paesaggistico come tanti altri ma un’entità naturale viva e di grande valore per gli abitanti del territorio.Per noi di intoetna che consideriamo la connessione con Natura come un’esperienza unica e coinvolgente (link a chi siamo), i percorsi di trekking o di bike che ci conducono a rivisitare e rivivere quei luoghi modificati dalle antiche colate laviche, rappresentano un modo per istaurare un dialogo con l’Etna, con l’evoluzione del suo profilo e del suo aspetto, con la sua energia prorompente e con la sua bellezza mozzafiato.__

Per approfondire gli argomenti di questo articolo:


https://www.ct.ingv.it/index.php/ricerca/i-vulcani-siciliani/etna/le-eruzioni-dell-etna-impatto-sul-territorio


https://ilvulcanico.it/mompileri-storia-arte-religione-a-355-anni-dalla-grande-ruina-il-giorno-del-dolore-e-della-speranza/


https://www.ingv.it/stampa-e-urp/stampa/comunicati-stampa/5508-etna-1669-a-catania-la-presentazione-del-libro-sulla-grande-eruzione


https://www.google.com/amp/s/ingvvulcani.com/2019/03/07/la-grande-eruzione-delletna-del-1669-tra-vulcanologia-e-storia/amp/

Riferimenti bibliografici:

  • Francesco Ferrara, Storia generale dell’Etna – 1793
  • Giuseppe Recupero, Storia naturale e generale dell’Etna – 1815
  • Bonaventura la Rocca – Relatione del nuovo incendio fatto da Mongibello – 1670
  • Carlo Mancino, Narrativa del fuoco uscito da Mongibello il dì undici di Marzo del 1669

Fino a qualche tempo fa, salire su una mountain bike e affrontare vette, salite e sentieri sterrati era un’esperienza riservata solo a persone molto allentate. L’arrivo delle E-MTB, le mountain bike elettriche, hanno reso questa splendida esperienza accessibile a tutti rendendo le escursioni in montagna, finalmente, “democratiche”.

Oggi, con i nostri tour, chiunque può scoprire le meraviglie del vulcano più alto d’Europa grazie ai confort delle E-MTB che non escludono l’adrenalina dall’esperienza, ma la rendono – per chi vuole – solo un po’ più comoda. L’unico requisito è quello di saper andare in bicicletta, poi non servono particolari doti di preparazione atletica.

Nonostante sia un’esperienza più accessibile rispetto al passato, ci sono comunque delle attenzioni da porre quando ci si appresta ad una escursione sull’Etna in E-MTB. Naturalmente, tutte le indicazioni necessarie vi saranno fornite dalle nostre guide, ma – intanto – ecco alcune raccomandazioni che vale la pena conoscere.

PERSONALIZZA LA TUA ESPERIENZA
Per ogni persona, c’è la E-MTB giusta! Bisogna per l’appunto trovare quella adatta alla propria taglia, all’altezza e al peso. Bisogna poi sempre regolare in modo adeguato il sellino e assicurarsi di avere tra le mani una bici adatta. Ci sono le nostre guide ad aiutarvi!

GUANTI E CASCO
Se mettere il casco, allacciato bene, è quasi scontato non si può dire lo stesso dei guanti. Il nostro consiglio è di portare dei guanti (non di lana) che non solo serviranno a proteggervi ma anche ad assicurarvi una migliore presa sul manubrio.

LA CREMA SOLARE
Un concetto che sembra legato solo al mare, ma che è importante anche in montagna. Portala con te insieme a dell’acqua e a una giacca a vento.

UN CAMBIO, PERCHÉ NO?
Solitamente non è mai necessario ma se vuoi essere più comodo valuta l’idea di un cambio per i tessuti a contatto con la pelle come le calze o la maglietta di cotone.

DIVERTITI!
Questo è forse il consiglio più importante. Stai per vivere un’esperienza unica e indimenticabile: goditela!

È indubbiamente uno dei luoghi più affascinanti dell’intero pianeta nonché il vulcano attivo più alto d’Europa. Come se questi primati non fossero già abbastanza, ecco alcuni incredibili numeri sull’Etna che ti faranno comprendere al meglio il privilegio di poterla vivere.

600mila sono gli anni in cui bisogna tornare indietro per assistere alla nascita dell’Etna. A quei tempi, in quel luogo, c’era un grande golfo ma le prima eruzioni hanno messo le basi e le successive hanno fatto crescere in dimensioni il vulcano.

3320 metri è l’altezza, dal livello del mare, raggiunta dal punto più alto. Un’altitudine che subisce continue variazioni di crescita dovute all’accumulo di materiale piroclastico che si forma in seguito alle varie eruzioni.

135 sono i chilometri del perimetro dell’Etna. Un vero e proprio gigante buono!

10 sono gli anni in cui è durata l’eruzione etnea più lunga della sua storia: dal 1614 al 1624.

4 sono oggi i crateri principali dell’apparato sommitale: quello a Nord-Est (formatosi nel 1911), la “Voragine” (1945), la Bocca Nuova (1968) e il cratere di Sud-Est (1971).

I numeri per un’esperienza indimenticabile ci sono tutti!